"Oggi
constatiamo che la fotografia naturalistica, soprattutto quella
che ha puntato la sua attenzione sulle riprese di animali, sa dare
molto di più: l'evoluzione tecnica, la capacità di fissare sulla
pellicola eventi dallo svolgimento rapidissimo, la disponibilità
di teleobiettivi luminosi e di flash ultrarapidi, hanno aperto la
strada alla possibilità di cogliere e registrare anche i
particolari che sfuggono alla semplice osservazione diretta. Le
immagini fotografiche sanno congelare attimi cruciali e posture
significative; consentono di studiare un soggetto come prima non
era possibile. Questo libro ne è una bella dimostrazione. Sia per
la varietà dei soggetti ritratti sia perché dimostra, e non mi
pare davvero sia un aspetto trascurabile, che per scattare
splendide immagini non è indispensabile recarsi in Africa o in
Amazzonia."
(dall'Introduzione
di Maurizio Capobussi)
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