“Siamo
arrivati da lì. Dalle sue profondità. Siamo figli di un mistero
che mette il capogiro se si prova a capire di più, a fermare il
pensiero per portarlo verso la notte dei tempi e concepire come e
perché tutto è nato fra le acque del mare. Culla di quella vita
che poi si è spostata sulla Madre Terra ma che ha avuto come
padre l’azzurro immenso dei flutti che circondavano e ancora
cingono, e per sempre assedieranno, i continenti.”
Dalla
Prefazione di Francesco Abate
“Nascere
qua, in Sardegna, è stata, a suo tempo, una fortuna. Un mare
particolarmente ricco, denso di specie, tutte interessanti,
colorate, affascinanti. Una linea di costa selvaggia, pulita.
Boschi di sughere, ginepri e pinete lungo le coste, lagune ricche
di avifauna. Spiagge, insenature segrete e faraglioni che
fronteggiano falesie dove volano rapaci enormi e solenni.
Difficile elencare tutto. Difficile non irritarsi per le ferite
inferte dal cemento, dagli abusi, dalla cattiva pesca, dalle
cattive abitudini e dalla cattiva amministrazione. In generale,
dai cattivi. Ammesso che i buoni esistano e che siamo noi...”.
Bruno
Manunza
|